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  • Immagine del redattoreGiulia Mattioli

La geografia dei sapori: il cibo come voce delle culture

Aggiornamento: 22 mar 2021

Una cosa che mi ha sempre affascinata del cibo è il suo legame stretto con le diverse tradizioni. Ogni paese del mondo vanta migliaia di pietanze tipiche che diventano veri e propri baluardi di identificazione. Pensiamo ad esempio all'Italia, conosciuta in tutto il mondo per la pizza o per gli spaghetti. Anzi, ribaltiamo il discorso, pensando alla pizza o alla pasta, viene automatica la sua associazione con questo bellissimo paese. Altro esempio? pensiamo al sushi e...tacc Giappone! E così via.

Geografia dei sapori

In questo modo è possibile andare a creare una vera e propria geografia dei sapori di tutto il mondo, dove ogni singolo piatto diventa una bandiera del proprio paese di origine, presentandosi come voce della propria cultura.

Se mi avessero insegnato la geografia in questo modo, probabilmente sarebbe stata una delle mie materie preferite. Vi propongo sopra un'idea della mia geografia culinaria, ovviamente riportando alcuni dei piatti più conosciuti (sarebbe impossibile riportarli tutti, siate clementi).


Ma in realtà, le diverse culture gastronomiche non diventano solo simboli di paesi, ma diventano molto di più, diventando mezzo di trasmissione di tutti i valori, usi e costumi di un popolo. Attraverso un piatto tipico della propria cultura, un popolo si presenta, ci dice chi è, qual è la sua storia e quali sono i valori che lo rendono speciale. Diventano un veicolo di socializzazione, di inclusione e di condivisione con l'ospite. Tutti concetti che si fanno unici attraverso le diverse interpretazioni culinarie tradizionali, ma che, in fondo, sono comuni tra tutti i paesi, andando pertanto al di là delle differenze etniche e linguistiche.

Cerimonia del Tè

Bisogna quindi dire che la ricchezza culinaria va ben oltre la semplice "replica" di un piatto, in quanto il valore può crearsi anche in altri aspetti.


Ad esempio, in alcune culture i cibi sono il frutto di lunghe preparazioni, ritenute dei veri e propri riti. Si pensi alla Cerimonia del Tè in Cina. Conosciuta nel paese come Gong fu cha (letteralmente, tè preparato con cura ed attenzione) viene considerata una vera e propria arte, tanto da essere replicata in tutto il mondo. Non si tratta solamente di preparare un tè, ma di trovare una vera e propria armonia tra uomo e natura andando a scegliere materie prime di qualità, dedicando tempo a ogni fase della preparazione.



Altre volte invece è il modo di mangiare che diventa simbolo di una cultura. Si pensi ad esempio al Thali, tipico piatto indiano. Letteralmente "una grande piastra", fa riferimento a una pietanza composta da varie ciotole contenenti verdure, curry,ghee... disposte su un piatto rotondo oppure una foglia di banana attorno a un mucchio di riso bianco. Come si mangia? Con le mani, anzi, più precisamente, con la punta delle dita. L'etichetta richiede di prendere il cibo lentamente ed esclusivamente con le prime tre dita della mano destra, poiché la sinistra viene considerata impura e si può usare solo per afferrare il bicchiere o per versare il curry sul riso. Pensate che questo piatto è diventato talmente importante che il termine "Thali" viene utilizzato ora per identificare uno stile di come mangiare in india.

Thali

Questi sono due esempi di tutto ciò che il nostro mondo ci può offrire. Tradizioni, valori, usanze che si differenziano così tanto tra loro, anche tra paesi confinanti.

L'arte e, aggiungo, la magia del cibo è proprio questa: creare un continuum di storie ed emozioni capaci così tanto di distinguersi e diventare un vero e proprio emblema delle culture, dei loro modi di porsi, da farsi largo in un mondo oggi così di fretta, preda di una pandemia globale che parrebbe congelare tutto questo.


Ma proprio per questo ho intenzione di condividere con voi tutto ciò che imparo. Vorrei farvi conoscere tra le mie righe sentimenti, culture, modi di pensare anche molto lontani.

Tutto questo in attesa di prendere un aereo e andarci di persona ;)


E voi, Gnammers, cosa ne pensate?






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